“L’emendamento europeo che ha approvato la riforma delle denominazioni d’origine si traduce un nuovo passo avanti nella tutela delle eccellenze agroalimentari italiane e rappresenta un tassello prezioso nella battaglia di identità che stiamo combattendo per la difesa del vino italiano più venduto al mondo, il Prosecco, e per scongiurare l’ennesimo attacco al Made in Italy”.
Così il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, che interviene sull’approvazione da parte della commissione agricoltura dell’Europarlamento della riforma delle regole per gli alimenti a indicazione geografica.
“L’Europa finalmente ha preso una posizione in difesa del nostro Prosecco, puntando a rafforzare la tutela delle denominazioni protette e delle norme sulla trasparenza. Menzioni tradizionali, quindi, come Prosek, non potranno in nessun caso evocare le denominazioni di origine protetta, come quelle del Prosecco Doc e Docg”.
“Un’occasione per plaudire al lavoro di concertazione che vede il Governo Meloni e il ministro Lollobrigida protagonisti”.
“Ora le proposte approvate dalla Commissione agricoltura andranno discusse con il Consiglio europeo: un iter che continuerò a seguire con la massima attenzione per tutelare un prodotto che testimonia il suo legame indissolubile con la terra d’origine, assieme al suo intero comparto. C’è in gioco infatti lo sfruttamento del nome Prosecco e del suo territorio, dove già non è semplice far percepire le differenze della piramide qualitativa che vede all’apice l’area storica di produzione in virtù delle caratteristiche del suolo e del microclima di collina, non a caso riconosciuta Patrimonio dell’umanità per il suo paesaggio culturale” – chiosa Razzolini.