Credo nelle idee che diventano azioni.
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Il rispetto per la terra e per il nostro territorio è fondamentale. Lo dimostrano i violenti eventi atmosferici che negli ultimi anni hanno ferito il Veneto, dalla tempesta Vaia che ha messo in ginocchio la nostra montagna all’acqua “granda” che ha devastato la Laguna. La tutela e la cura dell’ambiente sono una priorità.
Senza istruzione non c’è futuro, senza formazione non ci può essere un lavoro. Da questi elementi dipende il futuro delle nuove generazioni che devono avere a disposizione tutte le risorse per poter studiare e poi scegliere la strada da intraprendere. Cosa può fare la Regione? Investire in politiche attive: negli istituti scolastici, in corsi specialistici per formare i lavoratori del futuro sopratutto nelle aree dove c’è molta offerta legata ad un determinato comparto. Questi sono temi a me cari in quanto da anni mi batto per le politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro essendo segretario della VI commissione regionale.
Il Veneto necessita di infrastrutture moderne ed efficienti per stimolare le enorme potenzialità produttive del comparto industriale. Dobbiamo pretendere di più per il nostro territorio. Sono tante le sfide all’orizzonte in termini di grandi opere ormai indispensabili. Dobbiamo vincerle.
Quella veneta è un’eccellenza europea: la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 lo ha dimostrato. Il sistema sanitario regionale ha retto grazie alla programmazione organizzativa e all’instancabile tenacia di medici, infermieri e operatori sanitari che hanno combattuto in prima linea la guerra contro il Coronavirus e continuano a farlo. Gli investimenti sul settore devono assolutamente continuare per garantire a tutto il territorio una copertura sanitaria d’eccellenza.
Quando si pensa al Veneto, viene sicuramente in mente il binomio Cultura e Turismo. Si tratta di due tematiche che devono essere sviluppate allo stesso modo per valorizzare ogni territorio intriso di storia e bellezza.
Siamo la Regione della bellezza con oltre 8 siti Unesco, tra cui il paesaggio delle meravigliose colline di Conegliano Valdobbiadene, e un patrimonio artistico incalcolabile. Un lascito inestimabile che va tutelato con grande rispetto, comunicato al meglio e promosso con tutte le risorse a nostra disposizione.
Il comparto agroalimentare del Veneto rappresenta un patrimonio da difendere. La nostra è una terra di eccellenze con 39 prodotti riconosciuti dall’Unione Europea tra DOP, IGP, STG, oltre a 14 vini DOCG tra i quali spicca il Conegliano Valdobbiadene e le piccole produzioni locali che rispecchiano l’anima del territorio.
Un patrimonio da difendere è pure quello della fauna selvatica ed ittica.
Le attività venatorie e quelle legate alla pesca devono seguire le regolamentazioni regionali, nazionali e internazionali ma non devono essere limitate in quanto sostengono una microeconomia collegata che da lavoro a molti veneti.
Salute, crescita e formazione. Lo sport è una di quelle attività che riesce indiscutibilmente a mettere sullo stesso piano tre valori fondamentali per la nostra vita. Se secondo l’ISTAT a livello nazionale il 38% delle persone dai 3 anni in su non praticare né sport né altre forme di attività fisica, in Veneto la situazione è fortunatamente migliore grazie alla presenza di 5.435 società sportive attive. Un dato che rende la regione la terza in Italia per numero di società anche se serve sicuramente fare di più. É necessario un costante sostegno a tutto il comparto attraverso la creazione di nuovi fondi e la realizzazione di nuovi progetti che puntino all’ulteriore crescita del movimento.
Il volontariato è il vero motore della nostra società. Aiutare il prossimo è nel nostro DNA, così come fare qualcosa insieme per gli altri è nella nostra tradizione. Meno burocrazia, più sicurezza e tutele. Un sostegno concreto e costante è assolutamente necessario per permettere all’esercito di associazioni e volontari di promuovere le tante iniziative a favore del nostro territorio e delle sue comunità.