Conegliano Valdobbiadene, 160 aziende chiedono sostegno e promozione della denominazione dell’area storica

Razzolini (FDI): “A fianco del territorio per l’identità della denominazione, serve dialogo per capire dove si vuole arrivare”

“Mi sono sempre speso per accogliere le istanze del territorio e continuo a farlo con passione attraverso il mio ruolo di consigliere regionale. Quella della raccolta firme da parte di 160 aziende della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, per tutelare il nome dell’area storica di produzione, è una questione seria che deve essere affrontata all’insegna del dialogo tra gli attori protagonisti”.

Così il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni.

“Oggi è più che mai necessario che questo territorio si ponga degli obiettivi a medio lungo periodo, a cominciare da un serio dialogo per capire dove si voglia arrivare. Obiettivi che non possono più essere calati dall’alto, ma che devono essere condivisi con l’intero comparto produttivo vitivinicolo, turistico, ricettivo e ristorativo, fino al singolo cittadino” – continua Razzolini.

“Ciò nel segno di una crescente richiesta di identità nel nome della denominazione che sottolinei i valori dell’area storica di produzione compresa tra Valdobbiadene e Conegliano. È proprio qui che si rende urgente una crescita culturale del territorio coordinata da una regia capace di dialogare con la base accogliendone le istanze. Se il territorio chiede questo dobbiamo sostenere e promuovere il nome Conegliano Valdobbiadene Docg dall’osteria della frazione fino alle degustazioni promosse dalle Pro Loco, facendo formazione per gli addetti ai lavori e di riflesso educando consumatori, visitatori e turisti” – aggiunge il consigliere veneto di FDI.

“Sempre più realtà del comparto vitivinicolo, in moltissimi casi oggi gestite da tanti giovani imprenditori agricoli, sono consapevoli di questa esigenza di identità che va condivisa e definita. Una questione che nel breve periodo sarà l’oggetto di una mia prossima interrogazione in Consiglio regionale per fare chiarezza sul migliore utilizzo dell’appellativo Conegliano Valdobbiadene da preferire al generico Prosecco quando si fa reiferimento all’area collinare riconosciuta patrimonio dell’umanità” – chiude Razzolini.

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